domenica 1 aprile 2012

Moving Target

L'architettura permette al corpo di cambiare e ingloba quel corpo.
Come estensione del corpo, essa stessa produce la trasformazione. Un'architettura in trasformazione esiste
dentro un corpo in trasformazione. (Shinichi Ogawa)

Dear students,

uno dei tratti distintivi della ricerca contemporanea sta nell’esigenza di ibridazione e sfaldamento
progressivo di frontiere e codici linguistici per esplorare in modo interdisciplinare nuove strutture e forme
di espressione. Crocevia comune tra le diverse discipline artistiche il corpo è spazio fisico e concettuale di
un confronto serrato: nel suo essere contemporaneamente organismo biologico, spazio, pensiero, senso,
movimento, il corpo incarna tensioni e contraddizioni tipiche della contemporaneità.

A tal proposito il contributo pratico e teorico di coloro che operano nel campo delle arti sceniche è sempre
più determinante: le ricerche e le sperimentazioni nel teatro e nella danza riportano il corpo, l’esperienza
sensibile, il gioco e l’azione al centro della teoria della progettazione.
La ricerca sul movimento, che trova la sua applicazione pratica nella danza contemporanea, mette in
questione le conoscenze tradizionali in merito all’uso e alla percezione dello spazio.
Emergono in questo paesaggio figure eminenti, come il coreografo belga Frédéric Flamand, i cui lavori,
spesso realizzati in collaborazione con importanti architetti e designer, liberano le energie che nascono dal
rapporto contraddittorio tra spazi reali e virtuali, corpi sensibili e immaginari, frammentando così la visione
scenica e scuotendo il nostro sguardo passivo.


L’esperimento di oggi consiste nell’ indagare lo spazio del movimento, immaginando con i materiali a
disposizione di progettare una sorta di stage, una scenografia, un’installazione all’interno della quale
ambientare la vostra personale coreografia utile a riappropriarvi (e a riappropriarci) dello spazio attraverso
il corpo.

Buon lavoro,

lo Staff.

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