mercoledì 22 febbraio 2012

SOLITUDINE CASUALE un racconto breve

dear students,

l’architettura è una disciplina artistica utilizzata per raccontare storie Al fine di rendere l’architettura “bella” tanta attenzione dovrà il progettista usare affinchè la storia che andrà a raccontare sia interessante, coinvolgente, o deprimente e devastante; incredibile e struggente piuttosto che drammatica e cruenta. Romantica e lievepiuttosto che ardimentosa e idealista.
L’interlocutore del progettista è il cliente. E’ lui che decide di cosa dovrà parlare il racconto architettonico. E’ lui che ci indirizza e ci indica la meta del viaggio narrativo. Lui viene da noi in quanto non è capace di scrivere l’architettura, anche se spesso pensa di poterne essere un pregevole critico avendo vissuto in edifici per tutta la vita...............ma tant’è. Inoltre ci dice anche quanti euro ha investito in questa avventura che, come ben immaginerete, non inficia la bellezza
del racconto, ma solo i mezzi che utilizzeremo per viaggiare e raggiungere la meta indicata.


L’esperimento che vi chiediamo di realizzare oggi ha come fine quello di scrivere un racconto breve che dovrà trattare di un tema molto attuale nella nostra società: quello della solitudine.
Per realizzarlo dovrete utilizzare i ritagli di carta che avete raccolto. Corrispondono al “budget” che il vostro cliente aveva a disposizione. Ogni ritaglio “vale” una parola del vostro racconto breve. Se non avete raccolto nemmeno un ritaglio state a guardare. Siete rimasti senza cliente.

Cordiali saluti,

lo Staff

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